Descrizione
Con la sua narrazione accompagna il lettore sino al 1979, anno in cui esce il suo primo e più venduto album, Look Sharp!
C’è il ritratto di un adolescente, musicista emarginato e fan di Beethoven, che inizia a esibirsi di fronte a un pubblico di skinhead che lanciano bicchieri e marinai ubriachi che s’azzuffano. Ci guida, poi, dentro le aule della Royal Academy of Music, passando per la Londra della scena punk e new-wave, fino alle soglie della celebrità.
In Gravità Zero Jackson ci parla della sua sincretica passione per la musica di tutti i generi; di come e perché la gente faccia musica; del suo grande amore per Šostakovič e The Prodigy e della sua avversione per Brahms e Brian Eno.
Non è un’autobiografia ma “un libro sulla musica astutamente camuffato da libro di memorie” che ci svela come la musica lo abbia salvato dal diventare “uno di quei tristi bastardi che vedi uscire dai pub all’ora di chiusura, in cerca di una rissa”.
Titolo originale A Cure for Gravity
Traduttore: Fabrizio Forno
A cura di Claudio Fucci
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.